Gen. Amedeo De Ianni

La sezione A.N.F.I. di Siena è intitolata al Generale di Divisione della Guardia di Finanza Amedeo De Ianni, Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Il Generale, originario di Benevento ove nacque nel 1915, è stata una figura eroica, militare dall’altissimo valore umano e professionale che ha sempre costituito per le Fiamme Gialle un esempio di coraggio ed esemplarità etica.

Infatti, lo stesso con l’incalzare dei tragici eventi bellici del secondo conflitto mondiale venne mobilitato per la difesa della costa siciliana, prima di raggiungere, dietro propria istanza, il tumultuoso fronte greco-albanese.

E proprio durante un combattimento sul fronte greco, in località Hoprensha, l’allora Sottobrigadiere De Ianni passò alla storia per un memorabile gesto di spiccato eroismo. Il 6 dicembre 1940, infatti, impegnato durante un aspro combattimento che lo vedeva Comandante di una squadra di fucilieri, nonostante l’ordine di ripiegare a causa del preponderante fuoco nemico, il giovane sottufficiale, pur consapevole dell’elevato rischio cui andava incontro, decise di tenere la posizione per proteggere l’indietreggiamento del Reparto in cui era inquadrato.

In quella occasione, munitosi di fucile mitragliatore e con l’aiuto di due soli finanzieri, De Ianni, malgrado il fuoco incessante e travolgente dell’artiglieria avversaria e la morte di un suo fuciliere, continuò – in piedi ed imbracciando l’arma del commilitone caduto – a causare consistenti perdite alla fanteria nemica che si avvicinava, prima di essere sopraffatto per le numerose ferite da bomba a mano riportate ad un braccio, ad una gamba ed alla testa.

Il “nemico”, ammirato da tanto valore e dall’esemplare coraggio, lo fece prigioniero risparmiandogli la vita.

Liberato nel maggio del 1941 e rientrato in Patria, entrò nell’Accademia della Guardia di Finanza, per intraprendere la carriera da Ufficiale che ha proseguito ricoprendo importanti incarichi, prima di congedarsi, per raggiunti limiti di età, nel 1975.

Il Generale di Divisione Amedeo De Ianni è tutt’ora una figura indelebile nella storia della Guardia di Finanza; la sua “Medaglia d’Oro al Valor Militare”, infatti, lo ha portato ad essere costante ospite d’onore nelle più significative cerimonie militari presso ogni Scuola del Corpo per diffondere, con la propria esperienza, il modello etico di virtù militari.